giovedì 2 maggio 2013

Cavitazione




Che cos'è la cavitazione ?
La cavitazione è una delle metodiche ad ultrasuoni più efficaci per il trattamento delle adiposità localizzate di addome, braccia, fianchi, cosce, glutei.
Le onde emesse dall’apparecchiatura determinano una serie di effetti che si risolvono in una complessiva riduzione della quantità di grasso nella zona trattata. Solo le apparecchiature elettromedicali, tuttavia, hanno una potenza ed una capacità di penetrazione utili ad esercitare un reale effetto terapeutico.

In che cosa consiste la procedura ?
L’operatore utilizza un apposito manipolo e lo applica con una leggera pressione e con movimento circolare sulla zona trattata per un tempo variabile. Ciò determina una mobilizzazione del grasso dalla sua zona di accumulo verso il circolo linfatico ed ematico dove viene metabolizzato ed eliminato per via naturale.

Chi può praticare la “cavitazione”?
La cavitazione è un trattamento che può essere praticato solo da personale medico adeguatamente formato.

Quali risultati ci si devono attendere dalla cavitazione?
La cavitazione è un trattamento finalizzato non tanto alla perdita di peso quanto al rimodellamento della silhouette come completamento di un percorso nutrizionale controllato.

Quante sedute sono necessarie per ottenere un risultato?
Il numero di sedute non è prefissato e può variare da soggetto a soggetto; il protocollo medio prevede dalle 5 alle 12 sedute.Le sedute hanno una durata variabile e si effettuano generalmente non più di una volta alla settimana, per dare tempo all’organismo di eliminare naturalmente i grassi mobilizzati dalle zone di accumulo. I risultati sono solitamente visibili sin dalle prime sedute ed alcuni studi scientifici dimostrano che con un ciclo di sedute si possono perdere stabilmente fino a 3 cm di circonferenza.

Vi sono effetti collaterali?
La cavitazione è una tecnica indolore, non è invasiva, non necessita di anestesia e permette di riprendere immediatamente le attività quotidiane. Gli unici eventuali effetti collaterali sono di solitamente di lieve entità e generalmente localizzati alla zona trattata (lieve rossore; bruciore; edema).

Ci sono delle indicazioni da seguire?
E’ vivamente consigliata l’assunzione quotidiana di almeno 2 litri di acqua a basso residuo fisso per tutta la durata del trattamento. Ciò per massimizzare la fisiologica eliminazione urinaria dei grassi circolanti. E’ inoltre fondamentale seguire un regime alimentare controllato da uno specialista e praticare una modesta ma costante attività fisica giornaliera, in particolare subito dopo il trattamento. Associare la cavitazione ad altre tecniche può conferire maggior efficacia al trattamento e favorirne quindi i risultati.

Quali sono i rischi e le controindicazioni?
Prima di eseguire un ciclo di cavitazione, ciascun paziente deve essere sottoposto ad una visita generale completa al fine di stabilire se la presenza di condizioni morbose di base possano rappresentare una controindicazione al trattamento oppure possano limitarne il risultato. È opportuno prestare attenzione alla presenza di disfunzioni del metabolismo lipidico perché la mobilizzazione dei grassi dovuta alla procedura può, seppure in maniera transitoria, aumentare i livelli di acidi grassi circolanti. Per questo, può essere necessario, far precedere il trattamento da un periodo di regime alimentare controllato. La cavitazione è controindicata in presenza di: insufficienza renale; insufficienza epatica; insufficienza cardiocircolatoria centrale e periferica; stato di gravidanza; presenza di protesi metalliche nella zona da trattare (es. protesi d’anca); presenza di pacemaker; epilessia; vasculopatie autoimmuni; acufeni e sindromi vestibolari.

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