martedì 30 aprile 2013

Cos'è La Medicina Estetica





La Medicina Estetica è una moderna espressione della medicina orientata al benessere psico- fisico.
E' una medicina per la qualità della vita e per la salute come espressione di benessere della persona, e si sviluppa in via fondamentalmente preventiva e poi correttiva.

Essa è una medicina che usa tecniche "dolci", non invasive, che consentono di affrontare bene le trasformazioni che si verificano nelle varie fasi della vita a causa delle sfide che il patrimonio genetico, i fattori ambientali e il tempo rappresentano per il nostro corpo ed il nostro benessere.
Il medico coscienzioso migliora l'aspetto ma mantiene integre le strutture senza stravolgerne i connotati, senza eccessi, al fine di mostrare un aspetto bello e sano, ma naturale e coerente con la propria età.

E' definita "estetica" poichè l'aspetto esteriore è specchio della salute e del benessere di tutta la persona, e perchè si occupa della cura e del trattamento degli inestetismi. Ma la Medicina Estetica è molto di più.
Essa mira a cambiare in meglio le abitudini di vita della persona. Il medico agisce, prima, mantenendo integre e funzionali le varie strutture fisiche e promuovendo le buone regole di igiene di vita: alimentare, fisica, psicologica e comportamentale, cosmetica. Successivamente, nella fase correttiva, applicando metodologie e tecniche ufficiali e collaudate cura/ corregge le strutture fisiche ed i relativi inestetismi: per esempio la "cellulite" prima di essere un problema estetico è una vera patologia del tessuto connettivo ad origine multifattoriale (endocrina, vascolare, posturale).
Infatti, non vi può essere bellezza senza salute.
Ecco perchè il medico estetico, adeguatamente formato da corsi pluriennali, fornisce una garanzia ulteriore.

Cos'è La Chirurgia Estetica


 
 

La chirurgia estetica è un ramo della chirurgia plastica che modifica su richiesta del paziente tramite un intervento chirurgico alcuni tratti somatici e morfologici dallo stesso non più accettati, pur essendo compatibili con la norma.

E’ una chirurgia con una forte componente soggettiva e psicologica del paziente che va sempre presa attentamente in considerazione e studiata; il rapporto medico-paziente è fondamentale.
Nel consenso informato a tali interventi deve essere prestata, quindi, la massima attenzione alla descrizione dettagliata dei possibili rischi delle procedure, delle complicanze e degli eventuali risultati negativi delle stesse, con conseguenti danni. Pertanto, il chirurgo estetico deve spiegare chiaramente al paziente se l’intervento potrà dare ed in che misura un miglioramento corporeo e quindi un miglioramento della vita sociale e di relazione e quali siano i possibili rischi di insuccesso o mancato risultato.

Tale dovere di informazione è, quindi, assai maggiore nella Estetica rispetto alle altre branche specialistiche chirurgiche.
Tra gli interventi più comuni si annoverano la blefaroplastica, l’otoplastica, la mastopessi, la riduzione mammaria, la rinoplastica, la liposuzione e il lifting

Addominoplastica




 
Con l’avvento della liposuzione negli anni ’80, le considerazioni in termini di chirurgia plastica dell’addome cominciarono a cambiare. Il miglioramento della tecnica ha previsto negli anni ‘90 l’utilizzo di cannule sempre più fini cosi da ottenere risultati estetici migliori e una riduzione netta delle complicanze estetiche. Il passo sucessivo nell’evoluzione della tecnica fu quello di unire la resezione di pelle con la liposuzione.

La liposuzione addominale rimuove il grasso tra la pelle ed i muscoli, senza danneggiare arterie, vene e nervi, riducendo al minimo la formazione di ematomi e sieromi.

Successivamente si esegue il rinforzo della parete addominale mediante il riavvicinamento dei muscoli addominali e si rimuove l'eccesso di pelle.

Questa tecnica prevede una cicatrice più corta rispetto alla tecnica tradizionale e offre un risultato nettamente superiore.

L’innovazione della lipoaddominoplastica prevede di considerare tutto il giro vita. Quindi, in generale si inizia l’intervento con il paziente sdraiato pancia sotto in modo da effettuare la lipoaspirazione della regione posteriore e del giro vita. In alcuni casi, se necessario, il grasso aspirato viene reintrodotto nelle natiche per la definizione del profilo corporeo. Il passo successivo è la liposuzione addominale anteriore mediante cannule sottili, cosi da ridurre lo spessore della pancia e le misure del tronco e dei fianchi. Il trattamento di rinforzo dei muscoli è necessaria solo nel 30% dei pazienti.

Successivamente si definisce il quantitativo di pelle in eccesso. Prendendo in considerazione il fatto che la liposuzione induce una grande retrazione cutanea il volume finale di pelle rimossa è minore pertanto la cicatrice viene ridotta ai minimi termini. In alcuni casi può non essere necessaria la cicatrice attorno all'ombelico.

Il grande vantaggio di questa tecnica è la riduzione nella formazione di sieromi ed ematomi e un miglioramento estético visibile e stabile del contorno del corpo. Può essere applicata in tutti i pazienti con indicazione alla tecnica classica.

Dettagli tecnici

Nome tecnico: Lipoaddominoplastica
Parte del corpo: addome, vita (schiena e glutei se necessario)
Anestesia: epidurale o generale
Lunghezza dell’ intervento chirurgico: in media da 2 a 4 ore
Soggiorno in clinica: una media di 4 a 12 ore
Cicatrice: basso addome e ombelico
Pre-operatorio: esami di laboratorio, la valutazione cardiaca e archivio fotografico
Post-operatorio: medicazioni quotidiane, compressione maglia per 30 giorni, dieta specifica per 45 giorni e drenaggio linfatico.
Tempo di recupero: 08-15 giorni.

Capezzolo Introflesso




Il capezzolo introflesso o invertito è un cambiamento relativamente comune nelle donne e meno comune negli uomini e può verificarsi in uno o entrambi i seni. È una condizione spesso congenita. È importante non confonderlo con il capezzolo retratto, che è una deformità acquisita a seguito di chirurgia, infezione o tumore al seno, e che presenta un diverso trattamento chirurgico.
 
Il capezzolo introflesso è classificato in 3 tipi:
Grado I - Il capezzolo è esteriorizzato facilmente alla manipolazione. Si mantiene estroflesso dopo essere stato esternalizzato.
Grado II - Subito dopo l'esternalizzazione il capezzolo si ritrae.
Grado III - Il capezzolo non può essere esternalizzato.
Fortunatamente la maggior parte dei pazienti con inversione del capezzolo - circa il 96% - presenta i gradi I e II.
 
La presenza del capezzolo introflesso è spesso causa di vergogna, nonché può dare problemi anche nell’intimità con il proprio partner.
 
Ci sono diverse tecniche chirurgiche per la correzione del capezzolo che sono sostanzialmente divise in due tipi: le tecniche che attraversano i dotti galattofori con o senza il loro sezionamento. Una volta che la sezione del condotto interrompe la comunicazione tra la ghiandola mammaria e il capezzolo, ciò può portare a difficoltà o addirittura impossibilità di allattamento al seno e pertanto queste sono indicate solo per le donne che non intendono avere una gravidanza. Le tecniche chirurgiche che non sezionano i dotti galattofori sono utilizzati nelle donne che desiderano una gravidanza.
 
L'intervento viene eseguito in anestesia locale senza la necessità di ricovero in clinica. Le cicatrici di varie dimensioni e portata dipendono dalla tecnica chirurgica utilizzata e generalmente hanno un'eccellente aspetto postoperatorio.

Mastopessi


 


Mastopessi o lifting del seno è un tipo di intervento chirurgico progettato per ringiovanire il seno di una donna che, per vari motivi (l'allattamento, menopausa, perdita di peso dopo l'obesità, malformazione genetica, ecc), hanno portato ad un calo del seno (ptosi mammaria), alla perdita di turgore e di fermezza che caratterizza un seno giovane.
La mastopessi è un intervento di solito eseguito nelle donne in perimenopausa o nelle donne che hanno allattato al seno.
 
Per "sollevare" il seno e ridare turgore e compattezza ci sono diversi tipi di tecniche chirurgiche in chirurgia estetica che verranno discusse con il paziente durante la prima visita.
Per riportare in alto un seno cadente bisogna effettuare un lavoro per cosi dire sartoriale sulla pelle che rappresenta il nostro vestito. Cio’ comporta necessariamente la presenza di cicatrici che, pur essendo molto nascoste, saranno sempre lì. Solitamente queste sono sempre di ottima qualità e vengono ben accettate dalle pazienti.
Per ridare turgore ad un seno è possibile utilizzare i tessuti stessi del vostro seno o in alcuni casi sarà necessario l’impianto di una piccola protesi.
Ci sono fondamentalmente quattro tipi di tecniche a seconda della cicatrice residua:
1. Mastopessi con protesi anatomica: per ptosi lieve (PAC a 21-23 cm cioè la distanza dal giugulo al capezzolo). Grazie ad una maggiore proiezione della protesi nel polo inferiore il lifting del seno è realizzato in armonia. Le cicatrici sono le stessi di un normale aumento del seno: quindi o lungo la metà di un’areola o lungo il solco sottomammario.
2. Mastopessi periareolare: per ptosi lieve (PAC a 21-23 cm). La cicatrice è limitata intorno all'areola, che a sua volta può essere reso più piccola. È inoltre possibile aggiungere una protesi per volumizzare il seno.
3. Mastopessi VERTICALE: per ptosi moderata (cm PAC 24-28). La cicatrice periareolare + una cicatrice verticale dal bordo inferiore dell'areola al solco sottomammario (è a forma di "lecca-lecca"). È anche possibile inserire una protesi per dare maggiore volume.
4. Mastopessi in T-inversa o a J per ptosi elevata (PAC> 28 cm). Viene aggiunta alle cicatrici precedenti un'altra cicatrice che corre lungo la scanalatura del solco sottomammario, acquisendo una forma di T rovesciata o una forma a J a secondo del grado di ptosi e al desiderio della paziente. Se necessario, è anche possibile inserire una protesi per dare maggiore volume.
Non esiste una tecnica migliore, esiste quella più adatta alla paziente in base alle caratteristiche del seno e in base alle prospettive della paziente.
Sicuramente se la paziente è border line tra una tecnica e un’altra viene preferita quasi sempre quella con la cicatrice più piccola possibile.
Mi piace anche fare un po 'di liposuzione sui fianchi e intorno al seno per ottenere la migliore, se necessario.
Il più delle volte l’intervento è eseguito in anestesia generale, anche se in alcuni casi si può effettuare un’anestesia locale con sedazione.
Non c'è bisogno di rimuovere i punti poichè usiamo punti interni riassorbibile , in modo da evitare il disagio di rimuoverli.
Normalmente in tre settimane la paziente può riprendere una vita normale senza sforzi eccessivi. A distanza di un mese può tornare gradualmente ad effettuare un po’ di esercizio fisico.
Si richiede solo un giorno di ricovero in clinica e il recupero può avvenire tranquillamente a casa con controlli medici prefissati presso il nostro studio.
Come per tutti gli interventi ci sono alcune possibili complicanze quali cicatrici ipertrofiche (più spesse del solito) o cheloidi, raramente infezione, asimmetria mammaria (in genere i due seni di partenza non sono mai uguali, per cui è molto difficile trovare l'esatta simmetria tra i due, anche se si cerca di essere il più vicino possibile), e cambiamenti nella sensazione.
Posso allattare se rimango incinta?
Per ptosi lieve trattate con l'aumento protesico del seno non ci sono problemi di allattamento ( ancora di più se è fatto aumentando la sottomammario). Nel caso di mastopessi periareolare si può allattare poiché è possibile preservare la maggior parte dei condotti di latte.
Tecniche a T invertita o a J possono sopraggiungere problemi nell’allattamento poiché durante le fasi di rimodellamento del seno dall'interno è possibile modificare la struttura delle dotti galattofori con conseguente difficoltà a rilasciare il latte da parte del capezzolo.
Si consiglia di effettuare massaggi terapeutici di drenaggio linfatico dalla settimana successiva all’intervento per 2 o 3 alla settimana.
Il reggiseno sportivo senza ferretti deve essere indossato 24 ore al giorno e le cicatrici devono essere trattate cerotti occlusivi al silicone per tre mesi dall’intervento.
Dopo l'intervento, il petto acquista una consistenza notevole quasi a risultare eccessivamente sollevato ma in poco tempo si adatta al torace, prendendo una forma naturale e anatomica che si manterrà naturale e armoniosa per anni, ma sarà altrettanto sottoposta all'azione della forza di gravità.
Più buona è la qualità della pelle del torace e più sodo sarà il seno e quindi con risultati migliori e più duraturi. Naturalmente il risultato non dipende solo dal gesto chirurgico ma anche dalle qualità intrinseche della paziente.

Mastoplastica Riduttiva



 

Si parla di ipertrofia mammaria quando vi è una crescita eccessiva del seno, o aumento di peso nelle donne obese, o in alcune malformazioni genetiche o malattie del seno.

Si parla di gigantomastia quando la crescita è eccessiva e anomala, causando spesso gravi disfunzioni posturali , come ad esempio il mal di schiena, l’ernia toracica e cervicale, vertigini, ecc.
Grazie alla chirurgia plastica si può risolvere il problema dei seni ipertrofici, sia fisicamente che esteticamente per ottenere un miglioramento della salute delle donne tanto che oggi è uno degli interventi più apprezzati del nostro lavoro.
 
La riduzione permette anche un’elevazione del seno, una ristrutturazione che dona alla mammella una maggior consistenza.
E’ un intervento complesso di chirurgia plastica che rimuove l'eccesso di tessuto mammario (ghiandola mammaria, grasso e pelle) rimodellando il seno in maniera anatomica e armoniosa ma purtroppo con la presenza di alcuni inevitabili cicatrici.
 
A chi si sconsiglia?
Alle ragazze giovani con lieve ipertrofia che vogliono avere figli e allattare dal proprio seno. Soprattutto perché l'allattamento può essere modificato dopo la riduzione per la necessità di "rimodellare" la ghiandola mammaria.
Fondamentalmente ci sono tre tipi di tecniche a seconda della cicatrice residua:
1. Riduzione verticale: per la riduzione moderata (cm PAC 24-28, distanza giugulo - capezzolo). La cicatrice periareolare + una cicatrice verticale dal bordo inferiore dell'areola al sottomammario (è a forma di "lecca-lecca"). È il più utilizzato.
2. Riduzione T-invertita o a J per la riduzione di gigantomastie (PAC> 28 cm). Viene aggiunta alle cicatrici precedenti un'altra cicatrice che corre lungo il solco sottomammario, acquisendo una forma di T rovesciata o a J. In alcuni casi di gigantomastia con seno molto sceso è necessario l’innesto del capezzolo secondo la Tecnica di Thöreck.
3. Riduzione con liposuzione: In questa tecnica le cicatrici sono minime, al massimo un paio di punti in meno di 1 cm di ciascuna mammella. E’ indicata solo in quei casi di mammellea grassa ma con una buona qualità della pelle (senza smagliature). Si tratta di casi molto selezionati.
Qual è il migliore? Cosa si può fare per ottenere risultati migliori?
La tecnica migliore è quella più adatto al paziente in base alle caratteristiche dei loro seni e alle prospettive della paziente.
 
Il più delle volte l’intervento viene eseguito in anestesia generale.
Non c'è bisogno di rimuovere i punti poiché vengono utilizzati punti interni riassorbibili in modo da evitare il disagio di rimuovere i punti.
Normalmente il tempo di recupero è di 3 settimane e si puo’ riprendere un’attività fisica moderata dopo un mese. E’ necessario solo un giorno di ricovero in clinica (a volte due giorni) e il recupero può avvenire tranquillamente a casa; I controlli medici andranno eseguiti periodicamente presso il nostro studio.
 
Ci sono complicanze importanti?
Fortunatamente sono poche e rare, ma come per tutti gli interventi ci sono alcune possibili complicanze quali cicatrici ipertrofiche o cheloidi, raramente infezione, asimmetria mammaria (in genere i due seni di partenza non sono mai uguali, per cui è molto difficile trovare l'esatta simmetria tra i due, anche se si cerca di esserne il più vicino possibile ), alterazioni della sensibilità.
Posso allattare se rimango incinta?
Durante il rimodellamento della ghiandola è possibile che vengano alterati i decorsi dei dotti .
Se avete intenzione di allattare i vostri futuri figli è meglio effettuare questo intervento dopo la nascita e l’allattamento del vostro bambino.
Il reggiseno sportivo deve essere indossato per 24 ore al giorno per un mese e le cicatrici devono essere trattate con cerotti al silicone per tre mesi.
 
Dopo l'intervento, il petto acquista una consistenza notevole quasi a risultare eccessivamente sollevato ma in poco tempo si adatta al torace, prendendo una forma naturale e anatomica che si manterrà naturale e armoniosa per anni, ma sarà altrettanto sottoposta all'azione della forza di gravità.
Più buona è la qualità della pelle del torace e più sodo sarà il seno e quindi con risultati migliori e più duraturi. Naturalmente il risultato non dipende solo dal gesto chirurgico ma anche dalle qualità intrinseche della paziente.
 

Lifting Braccia




L'intervento chirurgico classico di lifting braccia per ridurre il rilassamento cutaneo del braccio consiste nella rimozione di grasso e nella resezione di una certa quantità di pelle sulla parte interna del braccio, lasciando una cicatrice in questa posizione.

Prevede quindi un'incisione nella parte centrale del lato interno del braccio, dove si reseca un certo quantitativo di pelle e grasso, con una conseguente riduzione della circonferenza del braccio e una cicatrice lungo il lato interno del braccio che prosegue con un'altra piccola cicatrice sotto l'ascella.

Oggi grazie alle nuove tecnologie è possibile ottenere una riduzione della circonferenza del braccio mediante l’utilizzo di una radiofrequenza associata a liposuzione.

In particolare la radiofrequenza bipolare tramite una speciale cannula che viene fatta scorrere al di sotto dello spessore della pelle della faccia interna e posteriore del braccio, ha il potere di contrarre la cute in eccesso senza dover effettuare la resezione di pelle. Nel contempo la cannulla effettua anche l’aspirazione del grasso in eccesso.

I risultati sono comparabili a quelli ottenuti con la tecnica classica ma senza la presenza di una lunga cicatrice lungo il braccio. Nel caso della liposuzione associata a radiofrequenza vi saranno due piccole cicatrici della lunghezza di circa mezzo centimetro, una posta a livello del gomito e una posta a livello dell’ascella.

Liposuzione

 
 

Intervento che oggi può essere considerato relativamente semplice e sicuro se eseguito da personale specializzato. Nel corso degli ultimi 10 anni la liposuzione ha fatto molti progressi grazie al miglioramento della tecnica che permette di ottenere risultati piu' precisi, senza complicanze e con una rapida convalescenza e guarigione.

Liposuzione e Liposcultura sono due interventi differenti: il primo è l'asportazione mediante aspirazione di accumuli di grasso localizzato, mentre per liposcultura si intende il rimodellamento della silhouette corporea rimuovendo e, se necessario, riposizionando in altri punti piccoli innesti di grasso in modo da ridare armonia al contorno del corpo.
La liposuzione non serve per dimagrire ma per rimodellare aree corporee con un danno estetico da accumulo di grasso.

Dettagli Tecnici:
Nome Tecnico: Lipoaspirazione
Parte del corpo: qualsiasi parte del corpo
Anestesia: locale con sedazione
Durata della chirurgia: in media 1-4 ore
Permanenza in clinica: in media 4-12 ore
Cicatrice: piccole incisioni di 0,5 cm l'una
Pre-operatorio: esami di laboratorio, nulla osta cardiologico e archivio fotografico
Post-operatorio: fascia elastocompressiva per 30 giorni, dieta specifica per 45 giorni e drenaggio linfatico.
Tempo di recupero: in media 3-15 giorni a seconda delle aree trattate.
In chirurgie dove il grasso aspirato è minore ad un litro di può applicare la tecnica della lipo light o minilipo, dove il paziente ritorna alle sue attività dopo 24 ore dal procedimento.

Rinoplastica




La rinoplastica è una chirurgia del naso effettuata con l'obiettivo di correggere le deformità nasali che normalmente si caratterizzano per una disproporzione tra il dorso e la punta. Per effettuare la correzione, il chirurgo può aumentare , diminuire o dare la forma alla punta, al dorso o alle ale nasali.
Il procedimento è realizzato attraverso delle incisioni dentro la narice o in alcuni caso nella zona columellare (regione di pelle che separa le narici). Esiste una grande varietà di tecniche per trattare ogni parte del naso che vanno scelte caso per caso.
 
La rinoplastica può essere realizzata in anestesia locale con sedazione. Non è necessaria l'anestesia generale diminuendo così i tempi di ricovero e permettendo al paziente di tornare a casa dopo alcune ore dopo il termine del trattamento.
 
Dettagli tecnici:
Nome tecnico: Rinoplastica
Parte del corpo: Naso
Anestesia: locale con sedazione (nella maggior parte dei casi)
Durata della chirurgia: in media 1-3 ore
Permanenza in clinica: media di 4 a 8 ore
Cicatrice: all'interno delle narici o in alcuni casi sulla columella
Pre-operatorio: esami di laboratorio e archivio fotografico e in caso di disfunzione respiratoria visita otorino-maxillo facciale
Post-operatorio: ghiaccio per 4 giorni, decongestionante nasale per due settimane e in alcuni casi placca nasale per 4 giorni.
Tempo di recupero: 5 a 15 giorni

Blefaroplastica


 
 
La blefaroplastica, o chirurgia estetica delle palpebre, ha come obiettivo l'asportazione dell'eccesso di pelle così come la riduzione delle borse di grasso nelle aree degli occhi.
L'operazione dura in media un'ora e mezza e può essere realizzato in anestesia locale. La permanenza in clinica è corta, circa dalle 3 alle 6 ore.

Dopo l'operazione, la medicazione è mantenuta per 2-3 ore. Arrivato a casa, il paziente deve seguire alcune istruzioni come l'utilizzo di un collirio specifico, uscire sempre con occhiali scuri, evitare di prendere il sole. L'uso di impacchi freddi aiuta molto nel periodi di recupero. Inoltre dopo 8 giorni già si può notare una differenza marcata dell'aspetto delle regione oculare. Ma è dopo la quinta settimana che il paziente nota un marcato ringiovanimento della zona trattata.
Dettagli tecnici:

Nome tecnico: Blefaroplastica

Parte del corpo: palpebre
Anestesia: locale (nella maggior parte dei casi)
Durata della chirurgia: in media 1 ora e mezza
Permanenza in clinica: media di 3 a 6 ore
Cicatrice: ottima, quasi impercettibile
Pre-operatorio: esami di laboratorio e archivio fotografico- esami oftalmici se necessario
Post-operatorio: medicazione da tener per 2-3 ore, collirio per proteggere l'occhio, impacchi freddi
Tempo di recupero: 8 giorni
Altro: in alcuni casi è necessario effettuare una tecnica detta blefaroplastica subperiostale che associa il lifting della regione zigomatica del volto

Endobrow

 

Lo sguardo è probabilmente la parte più importante del volto, rivela ogni stato d’animo, ma purtroppo anche il passare degli anni.

Con il tempo, le sopracciglia tendono a cadere e ciò ha come effetto secondario un aumento dell’eccesso cutaneo delle palpebre. Pertanto per tenere ben aperti gli occhi il nostro cervello compenserà questa difficoltà funzionale iper-attivando il muscolo frontale e ciò si traduce in un aumento delle rughe orizzontali della fronte.

Un intervento di blefaroplastica superiore (cioè di riduzione delle palpebre superiori) in questo caso non porterà alcun beneficio poiché al contrario porterà ancora più in basso il sopracciglio senza giovamento alcuno ne in relazione al miglioramento estetico dello sguardo ne in relazioni al miglioramento funzionale dell’apertura palpebrale. Il lifting endoscopico del sopracciglio ha lo scopo di riaprire lo sguardo, riportando alla giusta altezza il sopracciglio e riducendo l’eccesso di pelle a livello della palpebra superiore.

Attraverso delle microincisioni eseguite a livello del cuoio capelluto vengono introdotti una telecamera e degli speciali strumenti che permettono all’operatore di raggiungere il sopracciglio dall’interno e di riposizionarlo all’altezza desiderata. Inoltre grazie a questo intervento è possibile eliminare le rughe di espressione verticali presenti tra le sopracciglia e quelle orizzontali frontali.

La procedura dura circa due ore, viene effettuato in anestesia locale con sedazione. Il post operatorio prevede un tempo di recupero da una a due settimane a seconda delle procedure aggiuntive richieste dal/dalla paziente e dal grado di gonfiore/lividi presenti. Può essere associato in alcuni casi anche ad una blefaroplastica superiore così da ottenere un totale ringiovanimento di tutta la zona perioculare e/o ad un lifting cervico facciale per il ringiovanimento completo del volto.

Durante la prima visita presso il nostro studio Farestetica il nostro team discuterà con voi quale procedura vi aiuterà a raggiungere i vostri obiettivi.

Otoplastica

 

"Gli orecchi a sventola" rappresentano un frequente disagio psicologico per tutti i pazienti affetti e sono solitamente causa di evidente discomfort sociale. Si tratta di una patologia per lo più congenita, che si manifesta in numerose forme cliniche e che può essere corretta con un semplice intervento chirurgico. Anche se la procedura può essere effettuata sin dai primi mesi di vita, l'ideale è attendere fino al compimento del settimo anno di età.

Da punto di vista tecnico, l'operazione può essere eseguita su entrambi gli orecchi in un unico tempo chirurgico, generalmente in anestesia locale ovvero con un'assistenza anestesiologica ed una blanda sedazione.
All'intervento segue un decorso post- operatorio relativamente breve che permette di riprendere tutte le normali attività quotidiane.

Unica cura che deve essere posta dal paziente per i successivi trenta giorni dall'intervento è quella di indossare una fascia elastica (come quella del tennista) attorno al capo per evitare che gli orecchi si pieghino, mantenendo in tal modo la posizione ottenuta grazie alla procedura chirurgica.

Si tratta, infine, di un intervento che praticamente non lascia cicatrici visibili perchè queste risultano favorevolmente coperte dal solco retro- auricolare, zona posta dietro gli orecchi, ove si effettuano le incisioni chirurgiche.
Dettagli Tecnici:
Nome tecnico: Otoplastica
Parte del corpo: Orecchi
Anestesia: locale (nella maggior parte dei casi) ovvero anestesia locale con sedazione
Durata della procedura: 1-2 ore
Permanenza in clinica: non oltre le 8 ore
Cicatrice: nessuna cicatrice esterna visibile
Pre-operatorio: Esami di laboratorio, videat anestesiologico e documentazione fotografica
Post-operatorio: la medicazione di protezione deve essere mantenuta per la prima e la seconda giornata post- operatoria; in seguito è necessaria una fascia elastica attorno al capo per circa trenta giorni
Tempo di recupero completo: 2- 3 settimane

lunedì 29 aprile 2013

Lifting FaceTite




Grazie alla nuove tecnologie RFAL di BodyTite è possibile oggi ottenere un ringiovanimento completo e naturale del volto e del collo ottenendo i risultati un tempo raggiungibili solo attraverso un lifting chirurgico tradizionale. La procedura si chiama FaceTite-NeckTite, è una tecnica semplice e rapida che richiede un solo trattamento e non lascia nessun segno poiché le microincisioni vengono effettuate in zone nascoste del viso e del collo.

 Attraverso queste si introduce un minuscolo ago di 1 mm di diametro che viene fatto scorrere delicatamente sotto la pelle e che emette in mondo continuo o in maniera frazionale una radiofrequenza che produce un riscaldamento controllato del tessuto dermico ottenendo una contrazione tridimensionale del collagene quindi un ritensionamento delle pelle ossia un immediato effetto lifting. La procedura è ambulatoriale e non risulta dolorosa nel post trattamento.

In genere si consiglia di portare una guaina compressiva per evitare un po’ di gonfiore e per facilitare una retrazione controllata della pelle. Già dopo poche settimane il risultato è ben visibile anche se sono necessari circa due mesi per vedere il 100% del risultato. La pelle appare più liscia, i contorni del viso tornano ben definiti.

Onde D'urto Storz




Presso Farestetica troverete il trattamento con le onde d'urto della STORZ, Usato da Madonna.....


Abbiamo creduto a tante promesse: massaggi, lozioni, trattamenti vari, nella speranza di vedere risultati nella battaglia contro la cellulite, rimanendo sempre e comunque delusi. Ma oggi c'è finalmente un nuovo metodo proveniente dalla Svizzera che promette enormi successi.

E' un difetto naturale: l'80% delle donne soffrono di cellulite.
Non importa se atlete, star famose o la sig.ra Rossi della porta accanto, prima o poi quasi ogni donna scoprirà di avere delle fossette poco attraenti sulle cosce, i glutei o gli avambracci. Due sono i fattori responsabili di ciò:
1) i tessuti adiposi nella donna riescono ad immagazzinare grassi molto più facilmente e molto più in fretta di un uomo, in quanto essi hanno la naturale funzione di immagazzinare l'energia necessaria durante la maternità;
2) il tessuto connettivo nella donna è fatto in modo tale da esser e particolarmente elastico durante la gravidanza. Diversamente dall'uomo, nella donna le fibre di collagene, in mezzo alle quali si trovano le cellule adipose, sono allineate in maniera perpendicolare alla superficie della pelle. Se le cellule adipose si gonfiano, spingono la pelle tra le fibre di collagene verso l'alto, causando così il tipico effetto a "buccia d'arancia". La variazione ormonale della menopausa, la mancanza di attività fisica, il fumo, lo stress e un'alimentazione sbagliata aggravano la perdita di elasticità cutanea alimentando così lo sviluppo della cellulite.

La terapia AWT è stata scoperta per caso...è un effetto positivo secondario della terapia medicale ESWT..un vero colpo di fortuna: le onde di energia acustica danno risultati visibili senza effetti collaterali.
La così chiamata ESWT "Extracorporeal Shock Wave Therapy", è stata sviluppata dalla compagnia elettromedicale Svizzera STORZ MEDICAL AG per il trattamento della calcolosi urinaria e per le patologie ortopediche. Per più di 10 anni patologie come il gomito del tennista, la spina calcaneare, tendinite calcifica della spalla o i punti trigger, sono state trattate con successo grazie a questa terapia. "Un positivo effetto collaterale osservato durante i trattamenti con le onde d'urto è che la pelle, nell'area trattata, risulta, dopo la terapia, essere molto più liscia e compatta rispetto alle zone circostanti non trattate. La AWT è nata quindi sulla base di queste osservazioni e esperienze precedenti; oggi è possibile utilizzare l'energia acustica per stimolare le zone del corpo affette da cellulite e rassodare il tessuto connettivo in maniera permanente senza l'uso di infiltrazioni, iniezioni ed effetti collaterali" - così dichiara Manfred Shultz della STORZ MEDICAL AG, un esperto della terapia extracorporea con le onde d'urto.

Una pelle meravigliosa grazie alla più innovativa tra le tecnologie di trattamento
Cellulite, smagliature, vene varicose, cicatrici o antiestetiche rughe - la terapia AWT promette di aiutarci quando la struttura della pelle o del tessuto connettivo ha bisogno di essere migliorata.
Durante il trattamento le onde acustiche vengono applicate sulle regioni del corpo affette dalla cellulite e ciò avviene senza nessun danno alla pelle e praticamente senza dolore. L'area da trattare viene cosparsa di gel per ultrasuoni per prevenire perdite di energia durante la trasmissione delle onde terapeutiche. A seconda dell'ampiezza dell'area da trattare, la superficie della pelle viene "scannerizzata" orizzontalmente e verticalmente con l'applicatore e trattata con circo 3200 - 4000 impulsi in modo da assicurare la stimolazione omogenea di tutta l'area.

105% in più di elasticità e rassodamento grazie al modo operativo multi-layer
In numerosi studi clinici è stato esaminato e provato l'effetto della terapia con onde acustiche per la gioia di molte donne. Lo scopo dello studio pilota era di scoprire se e come il trattamento ad onde acustiche stimolasse l'attività metabolica nel tessuto adiposo sottocutaneo che rafforza la struttura del tessuto, migliorando significativamente sia il tessuto che la struttura epidermica e riducendo, nello stesso momento e in maniera visibile, la cellulite.
Secondo questo studio, l'applicazione delle onde acustiche ha come effetto principale quello di stimolare la microcircolazione a livello delle cellule adipose; i disturbi nel metabolismo adiposo subiscono un considerevole miglioramento. I fibroblasti e le protuberanze grasse nel derma profondo sono dissolte dalle onde acustiche liberando lo strato superiore della pelle dalle anestetiche protuberanze adipose. In questo modo la cute appare più liscia ed allo stesso tempo il tessuto è più compatto, l'elasticità della pelle migliora notevolmente.
Mentre i tentativi con altre terapie aumentano l'elasticità della pelle dal 15 al 25%, per esempio, il trattamento AWT ottiene un aumento mediamente fino al 74% dopo la terapia e fino al 105% nei mesi successivi. Inoltre la circolazione sanguigna, così come il flusso linfatico, migliorano con il trattamento ad onde acustiche che compatta la pelle ed ottiene una generalizzata riduzione della regione corporea trattata.
Lo studio conclude che la terapia AWT ha un effetto positivo sulla rivitalizzazione, elasticità, struttura della pelle e del tessuto connettivo.

La sensazione di avere un nuovo corpo dopo 6 - 10 trattamenti
Dall'entrata nel mercato di questa nuova terapia nel 2006, più di 100.000 donne sono state trattate con successo negli Stati Uniti, in Italia e in Turchia - la rivista AKTUAL ha dedicato un articolo alla terapia e alla sua paziente più illustre: la cantante Madonna. Per rispettare il protocollo di un esperto, come il Dr. Gerhard Sattler della clinica Rosenpark di Darmstad, che prevede un risultato ottimale e duraturo dopo 6, massimo 10 trattamenti, Madonna ha acquistato subito per sé un macchinario, per avere così sempre a portata di mano la terapia AWT e permettersi condizioni fisiche sempre al top.

Triple Program

 
 
 
Dalla medicina estetica una tecnica innovativa per ringiovanire viso e corpo senza chirurgia
 
Per saperne di più Leggete l'articolo del Dott. Finocchi, medico di chirurgia estetica e plastica presso il centro Farestetica.

Ellipse Multiflex - Luce Pulsata


Foto: ----------ELLIPSE MULTIFLEX A FARESTETICA-----------

ELLIPSE MULTIFLEX è un sistema di luce pulsata di nuova generazione estremamente versatile, che permette al medico, grazie alla possibilità di collegare più manipoli in grado di selezionare specifiche lunghezze d’onda, di rendere il trattamento specifico per ciascun paziente ( a seconda del fototipo, del grado di abbronzatura, del tipo di pelo, della zona da trattare, …). Si avrà così un “trattamento su misura”. ELLIPSE consente di eliminare i peli superflui dal viso e dal corpo (comprese le zone particolarmente sensibili come l’inguine).

Prima del trattamento, il medico valuta la lunghezza del pelo e, se necessario, ne richiede l’accorciamento; si procede quindi alla schermatura delle lesioni cutanee eventualmente presenti. Viene applicato del gel sulla parte da trattare, il paziente viene dotato di occhiali protettivi e si procede quindi al trattamento che richiede più o meno tempo a seconda dell’estensione dell’area prescelta (dai 5 ai 45 minuti circa). Al termine del trattamento il gel viene rimosso, e con esso parte dei peli trattati, e si applicano una crema lenitiva ed una foto protezione sulle parti esposte. La parte di peli residua cadrà spontaneamente nei giorni successivi al trattamento; in alternativa è possibile effettuare una ceretta delicata. A differenza dell’elettrocoagulazione (epilazione con ago), la luce pulsata permette di trattare zone ampie, distruggendo parecchi follicoli contemporaneamente; inoltre non e’ dolorosa e non richiede alcuna forma di anestesia locale.

A seconda delle zone sono necessarie 5-8 sedute per un risultato ottimale, pari ad una riduzione di circa l’80% del patrimonio pilifero; le sedute dovranno effettuarsi a distanza di circa un mese l’una dall’altra.

La presenza di peli superflui richiede un attenta valutazione medica perché può sottintendere una patologia ormonale che andrà necessariamente affrontata al fine di ottenere risultati soddisfacenti sull’ipertricosi;

ELLIPSE MULTIFLEX è un sistema di luce pulsata di nuova generazione estremamente versatile, che permette al medico, grazie alla possibilità di collegare più manipoli in grado di selezionare specifiche lunghezze d’onda, di rendere il trattamento specifico per ciascun paziente ( a seconda del fototipo, del grado di abbronzatura, del tipo di pelo, della zona da trattare, …). Si avrà così un “trattamento su misura”. ELLIPSE co...nsente di eliminare i peli superflui dal viso e dal corpo (comprese le zone particolarmente sensibili come l’inguine).

Prima del trattamento, il medico valuta la lunghezza del pelo e, se necessario, ne richiede l’accorciamento; si procede quindi alla schermatura delle lesioni cutanee eventualmente presenti. Viene applicato del gel sulla parte da trattare, il paziente viene dotato di occhiali protettivi e si procede quindi al trattamento che richiede più o meno tempo a seconda dell’estensione dell’area prescelta (dai 5 ai 45 minuti circa). Al termine del trattamento il gel viene rimosso, e con esso parte dei peli trattati, e si applicano una crema lenitiva ed una foto protezione sulle parti esposte. La parte di peli residua cadrà spontaneamente nei giorni successivi al trattamento; in alternativa è possibile effettuare una ceretta delicata. A differenza dell’elettrocoagulazione (epilazione con ago), la luce pulsata permette di trattare zone ampie, distruggendo parecchi follicoli contemporaneamente; inoltre non e’ dolorosa e non richiede alcuna forma di anestesia locale.

A seconda delle zone sono necessarie 5-8 sedute per un risultato ottimale, pari ad una riduzione di circa l’80% del patrimonio pilifero; le sedute dovranno effettuarsi a distanza di circa un mese l’una dall’altra.

La presenza di peli superflui richiede un attenta valutazione medica perché può sottintendere una patologia ormonale che andrà necessariamente affrontata al fine di ottenere risultati soddisfacenti sull’ipertricosi.

Chi è Farestetica

 
 
FarEstetica Centro di medicina e chirurgia estetica, è uno studio d’eccellenza di oltre 300 mq sito nella splendida cornice di via nomentana 765 a Roma.

Il gruppo è formato da Medici Specialisti perfezionati in riabilitazione dell'invecchiamento e degli inestetismi del viso e del corpo, compresi i disturbi dell'alimentazione.

L'obiettivo dei trattamenti medici che si eseguono presso il centro è quello di contribuire a rallentare i fisiologici processi di senescenza cutanea attraverso l'applicazione di protocolli scientificamente validati. Per raggiungere tale obbiettivo ci si serve anche dell'ausilio di macchinari estetici elettromedicali certificati, di ultima generazione, proponendo ai pazienti un'ampia scelta di soluzioni individualizzate con professionalità, esperienza e garanzia di un risultato naturale.

Il centro è Convenzionato con Cliniche Private e Accreditate per Interventi Chirurgici sia nell’ambito della chirurgia plastica che maxillo-facciale. E' possibil effettuare i seguenti interventi: Blefaroplastica, Rinoplastica Correttiva, Lifting Cervico Facciale, Mastoplastica, Addominoplastica, Liposcultura Chirurgica, Chirurgia Ambulatoriale delle Lesioni Cutanee.

Molteplici sono i trattamenti che si possono trattare a FarEstetica:

• Dermatologica, Dietologico-Nutrizionale,
• Check-Up Cutaneo
• Consulenza Cosmetologica
• Consulenza Tricologica
• Biostimolazione
• Biorivitalizzazione
• Global Face Peeling
• Pulsed Face Peeling per Discromie Cutanee
• Ossigenoterapia
• Fotoringivanimento con Luce Pulsata Intensa
• Ringiovanimento Viso con Laser CO2 Resurfacing
• Radiofrequenza Medica Viso e Corpo
• Mesoterapia
• Filler Acido Ialuronico
• Botulino
• Rinoplastica No Bisturi
• Carbossiterapia
• Protocolli Specifici Ringiovanimento Collo e Decolté
• Protocolli Specifici Ringiovanimento Mani
• Trattamento dell'Iperidrosi delle Mani e delle Ascelle
• Emulsiolipolisi
• Cavitazione Medica
• Luce Pulsata Medica Ellipse per Epilazione Definitiva
• Radiofrequenza Monopolare Corpo
• Laserterapia delle Teleangectasie Capillari e delle Discromie
• Laser Neodimio YAG

Per maggiori informazioni è possibile contattare il centro al numero
0689028075 – 0689028076 o visitare il sito www.farestetica.it

venerdì 26 aprile 2013

Lifting Braccia con Radiofrequenza


 

 
L'intervento chirurgico classico di lifting braccia per ridurre il rilassamento cutaneo del braccio consiste nella rimozione di grasso e nella resezione di una certa quantità di pelle sulla parte interna del braccio, lasciando una cicatrice in questa posizione.

Prevede quindi un'incisione nella parte centrale del lato interno del braccio, dove si reseca un certo quantitativo di pelle e grasso, con una conseguente riduzione della circonferenza del braccio e una cicatrice lungo il lato interno del braccio che prosegue con un'altra piccola cicatrice sotto l'ascella.

Oggi grazie alle nuove tecnologie è possibile ottenere una riduzione  della circonferenza del braccio mediante l’utilizzo di una radiofrequenza associata a liposuzione.

In particolare la radiofrequenza bipolare tramite una speciale cannula che viene fatta scorrere al di sotto dello spessore della pelle della faccia interna e posteriore del braccio, ha il potere di contrarre la cute in eccesso senza dover effettuare la resezione di pelle. Nel contempo la cannulla effettua anche l’aspirazione del grasso in eccesso.

I risultati sono comparabili a quelli ottenuti con la tecnica classica ma senza la presenza di una lunga cicatrice lungo il braccio. Nel caso della liposuzione associata a radiofrequenza vi saranno due piccole cicatrici della lunghezza di circa mezzo centimetro, una posta a livello del gomito e una posta a livello dell’ascella.
 
Per maggiori informazioni www.farestetica.it

mercoledì 24 aprile 2013

Trapianto Di Capelli

 
 
Dal 1959, quando Norman Orentreich descrisse il fenomeno della dominanza dei donatori nell’alopecia androgenetica aprì la strada per il trapianto di capelli. I progressi negli ultimi 15 anni, in particolare la dissezione microscopica di strisce di unità follicolari, hanno smontato l’idea che il trapianto follicolare sia una procedura aggressiva con risultati artificiali.

Le procedure di trapianto di capelli con unità follicolari possono ora vantare risultati naturali, non visibili e rilevabili da un occhio non esperto ma soprattutto duraturi.
Di conseguenza oggi il trapianto di capelli per pazienti con alopecia androgenetica, sia maschile che femminile, è la tecnica glod standard. Questa recensione fornisce una panoramica generale della procedura di trapianto di capelli.

L’intervento dura da 3 a 5 ore , eseguito sotto anestesia locale con o senza sedazione, a seconda dei casi, con una permanenza in clinica dalle 6 alle 8 ore.
L'autotrapianto F.U.S.S. (Follicular Unit Strip Surgery, ovvero Chirurgia delle Unità Follicolari) è la tecnica di trapianto di capelli monobulbare più diffusa al mondo, e si avvale del prelievo di una striscia di cuoio capelluto prelevato dalla regione occipitale, area donatrice ideale perché non soggetta alle influenze ormonali che favoriscono la caduta dei capelli.
Tale striscia viene trattata da personale infermieristico esperto, viene divisa in migliaia di innesti che vengono poi inseriti dal chirurgo nell'area da rinfoltire attraverso minuscoli tagli. Il vantaggio di questa tecnica è legato al numero elevato di innesti che possono essere preparati ed inseriti nel corso di tre ore circa. L'uso competente di questi trapianti follicolari permette di ottenere un risultato estremamente naturale.

Dopo il trapianto di capelli è consigliato mettersi in poltrona o sul letto, con la testa reclinata indietro e un paio di cuscini, in modo che l'anestetico locale infiltrato si porti posteriormente e si eviti così che scenda sulla fronte. Tale eventualità si verifica normalmente il terzo giorno dopo l'intervento, provocando un rigonfiamento della regione frontale ed a volte delle palpebre che comunque già il giorno successivo si è risolto. 
È possibile lavare i capelli già dopo tre giorni dall'intervento e successivamente tutti i giorni con uno shampoo delicato. L'unica accortezza è di evitare il contatto diretto con il getto d'acqua che esce dalla doccia ( a causa della pressione) con la zona innestata, fino al quinto giorno dopo l'operazione.
Per quanto riguarda la zona donatrice, la cicatrice del trapianto di capelli deve essere lavata regolarmente ed energeticamente. Fin dalla prima sera, se lo desiderate, potete pulire la zona donatrice al fine di togliere ogni macchia eventuale di sangue. 
Pur non esistendo controindicazioni assolute per circa 10 giorni conviene evitare attività sportive impegnative. Evitare anche il bagno in piscina per 15 giorni.

Durante la fase di cicatrizzazione, le croste appariranno sui trapianti: umidificate la zona operata con l'aiuto di compresse, così le croste spariranno più velocemente. Generalmente, le croste spariscono nei 7-10 giorni che seguono l'intervento: non dovete in nessun caso toglierle voi (grattando per esempio). Le croste cadranno da sole al momento dello shampoo. Capita spesso che i capelli trapiantati con il loro bulbo cadano con la crosta: non abbiate paura, le cellule madri restano al loro posto ed assicurano la crescita di nuovi capelli. 

Non bisogna togliere i punti di sutura situati nella zona donatrice, poiché si tratta di punti che si riassorbono autonomamente. 

Non dimenticate che i vostri capelli tarderanno alcuni mesi prima di crescere, tranne se essi non cadono (nel 5%-10% dei pazienti i capelli trapiantati non cadono e crescono immediatamente). È anche possibile che la ricrescita sia ancora più lenta e che tardi fino ai 6 mesi!

Per saperne di più http://www.farestetica.it